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A Porzus in bici

Verso Cima Porzus

Salita a Cima Porzus - Gran Premio della Montagna di 1° Categoria.

Gli 8.5 km di salita, con pendenza media 9% e massima 16%, partono dall'abitato di Attimis.

L’incrocio tra la strada regionale 356 col torrente Malina segna l’inizio della salita, ma è solo dopo 1 Km, superato l’incrocio per l’abitato di Subit (foto 1), che le pendenze cominciano a farsi sentire: il bosco ci accoglie ed un rettilineo di 400 m lascia spazio al primo tornante: da qui in poi si fa sul serio (foto 2)!

Nell'arco di 1 km si incontrano 4 tornanti (chiamati “tornanti dei castelli” ) con pendenze che oscillano tra il 10 – 13% (foto 3÷7).

Superato il primo tratto molto impegnativo la pendenza si attenua leggermente (foto 8÷9),permettendo così di recuperare fiato!

Sarà un largo tornante sinistro a scandire l’inizio di un nuovo tratto impegnativo (foto 10), che per circa 1.5 km darà filo da torcere alle gambe (foto 11): i principali protagonisti di questo pezzo, sono tre tornanti (foto 12÷16) posizionati tra il km 4÷4.5 nei quali la pendenza media sfiora il 14 %,e si mantiene costantemente al 10% (foto 17÷18) fino ai muraglioni in prossimità di Porzùs ( foto 19÷21).

Il bosco pian piano si dirada per far spazio a prati e terrazze in sasso, dando solo un piccolo assaggio del panorama che a breve si potrà godere (foto 22÷23).

I due curvoni sotto il paese (foto 24÷26) ed il successivo lungo rettilineo con pendenza media 6% (foto 27) sono un sollievo per le gambe, in quanto si può recuperare forze per affrontare con grinta il tratto successivo.

Al termine del rettilineo si incontra il bivio per il centro paese (foto 28), dove però si deve svoltare a destra imboccando l’ampio tornante posto di fronte alla Cappelletta dedicata alla “Madonnina del falcetto” (foto 29): giusto il tempo per apprezzare l’immenso panorama che si apre dai prati in fiore (foto 30÷33), che alla seconda curva a sinistra si incontra il “muro di Porzùs”: un tratto di 400 m dove la pendenza media è al 16% (foto 34÷37).

I prati tornano a lasciar spazio al bosco e si procede affrontando due tornanti con pendenze molto importanti (foto 38÷39). Poco dopo il secondo tornante iniziano le prime pinete ed una dolce discesa di 50 m permette di sciogliere il fiato (foto 40) per l’ultimo 1.5 km di fuoco!

I primi 500 m sono composti da due brevi rettilinei con pendenza massima che sfiora il 12% (foto 41÷42), ai quali segue un breve pezzo in piano che conduce ai rimanenti 700 m ,che sono davvero tosti!!

Per raggiungere la cima si devono affrontare ancora 4 tornanti larghi (foto 43÷44) con pendenza sempre sopra il 10%, ed è proprio sull'ultimo che la salita si inasprisce (foto 45) mantenendosi ripida anche per tutto il rettilineo che conduce vetta (che gode di un ampio punto panoramico sulla pianura e sul Gemonese. Foto 46÷47).

La fine delle asperità coincide con l’incrocio per i paesi di Subit e Canebola (foto 48).
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